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Caràtteri, I.

Trattato di Jean de la Bruyère, pubblicato nel 1688. L'autore lo pose sotto la protezione degli antichi, presentandolo come la traduzione dal greco dei Caratteri di Teofrasto, con un'aggiunta anonima sui caratteri e i costumi del secolo. Poi l'editore Michallet ne fece immediatamente due ristampe alle quali, ogni anno, seguirono nuove edizioni fino alla nona del 1696, quasi triplicata nella materia. Lo stile di La Bruyère è molto elaborato e assai vario. L'autore ha cercato di prevenire la stanchezza che poteva derivare dall'apparente frammentarietà delle sue osservazioni con la sorpresa d'una forma incessantemente rinnovata: il suo lessico è estremamente ricco; egli conosce ogni specie di arcaismi, di neologismi, di parole raffinate o popolari, tecniche e scientifiche, termini di arti e di mestieri, di caccia o di guerra, tanto da poter definire il suo libro un inventario delle ricchezze della lingua francese.